Il PIL è oggi considerato l’indicatore più preciso del benessere di un paese. Altri fattori (ridistribuzione delle risorse, disuguaglianze, qualità dei servizi, situazione politica), fondamentali per determinare l’andamento di un paese, non sono, assurdamente, tenuti in considerazione. L’economia italiana va sempre peggio. Renzi aveva annunciato ad aprile che l’Italia sarebbe tornata a crescere e che la disoccupazione sarebbe calata. Ma i dati pubblicati dall’Istat pochi giorni fa parlano chiaro: il Pil italiano è calato dello 0,3% nell’ultimo semestre e la disoccupazione è aumentata dello 0,5% rispetto all’anno scorso. Continue reading “Perchè la crescita economica non è la soluzione”
Author: Tommaso Segantini
Podemos, il partito che fa paura ai poteri forti
Alle ultime elezioni di maggio, Podemos ha ottenuto 5 seggi al Parlamento europeo. Grazie a 1.2 milioni di voti (8%), Podemos è diventato il quarto partito in Spagna. Un risultato che può essere considerato straordinario, se si considera che il partito è nato solamento a gennaio di quest’anno, cinque mesi prima delle elezioni. Straordinario non solo per il consenso ottenuto, ma perchè Podemos è un partito potenzialmente rivoulzionario, che si colloca fuori dagli schemi del pensiero unico, e che il suo giovane leader Pablo Iglesias, 35 anni, definisce, fieramente, anticapitalista. Continue reading “Podemos, il partito che fa paura ai poteri forti”
Multinazionali e svuotamento della democrazia
Oggi, quando si viaggia, le similitudini tra il posto lasciato e la destinazione sono sempre maggiori. Le differenze culturali, anche se molto meno di prima, per fortuna ci sono ancora, ma i negozi, i prodotti venduti, i servizi offerti, sono quasi sempre gli stessi in ogni angolo del pianeta. I giovani cinesi si vestono come i ragazzi di Roma, la marca di cellulare di un indiano è la stessa di un abitante del Brasile. Tutto questo non è nient’altro che il risultato di una vera e propria invasione delle multinazionali, che stanno sopprimendo le spettacolari diversità tra i popoli e tra i vari territori, e che sono ormai diventate esportatrici del modello Occidentale su scala globale, come se fosse il migliore e l’unico possibile per il progresso dell’umanità. Continue reading “Multinazionali e svuotamento della democrazia”
Capitalismo e non-libertà
« Una confortevole, levigata, ragionevole, democratica non-libertà prevale nella civiltà industriale avanzata ». Questa frase di Herbert Marcuse, una delle figure principali della Scuola di Francoforte, e’, oggi, piu’ attuale che mai. Il controllo sul popolo da parte dei governanti, ai tempi del fascismo, del nazionalsocialismo e dello stalinismo, avveniva in modo autoritario, oggi avviene in modo “democratico”; Il popolo si sentiva oppresso, oggi si sente in una condizione confortevole; le manifestazioni venivano represse con la violenza dalle forze militari, oggi invece sono accettate dai governi, sono considerate ragionevoli. Per capire il significato della frase di Marcuse e’ importante capire le nuove forme di assoggettamento post-moderno delle societa’ di oggi, regno delle “illusioni confortanti” (Chomsky). Continue reading “Capitalismo e non-libertà”
Si può ancora parlare di schiavitù oggi?
La schiavitù esiste da secoli. Nel corso della storia ha mutato forma molte volte: dagli schiavi delle civiltà antiche (antica Roma), si è passati alla servitù della gleba del Medioevo, fino allo sfruttamento dei lavoratori dei paesi del Terzo mondo di oggi. La forma è cambiata, ma la sostanza è sempre la stessa. La schiavitù resta una forma di asservimento in cui lo schiavo viene obbligato a lavorare, privato della sua dignità umana e comprato e venduto come una qualsiasi merce per contribuire ai profitti di una ristretta élite. Associare la schiavitù solamente a ciò che è stato nella storia, credendo che sia un fenomeno esclusivamente del passato, significa chiudere gli occhi di fronte alla realtà, accettarla cosi com’è, e legittimare l’ordine economico attuale. Continue reading “Si può ancora parlare di schiavitù oggi?”
Essere senza tempo
di Diego Fusaro
Mi affretto dunque sono. Sembra questo il nostro destino. Vi siete mai chiesti perché ogni vostra giornata è all’insegna della fretta e dell'”essere-senza-tempo”? Continue reading “Essere senza tempo”
Confessioni antidemocratiche
“Con o senza suffragio universale, è sempre un’oligarchia a governare e a saper dare alla volontà del popolo l’espressione che desidera”. Vifredo Pareto
European elections: union left sullen by fury and frustration with political class
Josef Höppinger is an increasingly rare type among European voters. He never changes. “I’m a worker. I vote socialist. Always,” said the retired plumber, 81. But he thinks the governing Social Democrats of Austria’s chancellor, Werner Faymann, will suffer badly when Europe goes to the ballot box this week.
“You’ve got all these scandals with the banks, all the sleaze and corruption. The big parties will get weaker, not stronger.”
Höppinger has lived all his life in the centre of “Red Vienna”, a city for ever run by Social Democrats. His home is in Karl Marx-Hof, the expressionist workers’ fortress that was Europe’s pioneering experiment in social housing in the 1920s and then a battleground in the civil war of 1934, when the left lost to the pre-Hitler Austro-fascists.
Primo maggio: cosa c’è da festeggiare?
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/01/primo-maggio-cosa-ce-da-festeggiare/968712/
di Fabio Balocco
Primo maggio: festa dei lavoratori.
Da Wikipedia, che ne sottolinea anche le origini storiche: “La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori viene celebrata il primo maggio di ogni anno in molti Paesi del mondo per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale.” Continue reading “Primo maggio: cosa c’è da festeggiare?”
Gli anniversari della non storia
Tratto da: http://www.internazionale.it/opinioni/noam-chomsky/2012/02/16/gli-anniversari-della-non-storia/ (di Noam Chomski)
La separazione tra ciò che deve e non deve essere ricordato determina il destino degli anniversari. Gli eventi storici più importanti secondo la storia ufficiale vengono commemorati in pompa magna (un classico esempio è l’attacco di Pearl Harbor), mentre altri anniversari sono relegati all’oblio. Strappandoli alla “non storia”, possiamo imparare molto su noi stessi.
La vera casta che nessuno tocca. Si chiama magistratura italiana
Siamo in un periodo di forte crisi economica, la rabbia cittadina si indirizza verso i privilegi della casta politica. Fiumi di articoli indignati, inchieste sullo sperpero pubblico da parte dei deputati, senatori, consiglieri regionali e comunali. Il movimento di Grillo, tra l’altro, è nato soprattutto grazie a questa onda indignata. Ma tutti, o quasi, attaccano il potere politico, ma in maniera ossessiva difendono il potere della magistratura. Un potere abnorme e superiore a qualsiasi altro. La Costituzione italiana assegna alla magistratura il privilegio dell’autogoverno in maniera tale che si autogestisca senza rispondere a nessun altro che non a se stessa. Gestione del personale, organizzazione del lavoro, retribuzioni e rendiconti dei costi sono opzioni autonome prese dal Consiglio superiore della magistratura e fuori dal controllo dei cittadini. Continue reading “La vera casta che nessuno tocca. Si chiama magistratura italiana”
La critica come strumento indispensabile di libertà
Tratto da:
http://www.lintellettualedissidente.it/la-critica-come-strumento-indispensabile-di-liberta/
di Daniele Frisio
Fra le molte problematiche che oggi ci coinvolgono, c’è un aspetto della società occidentale contemporanea che si sta affermando e che non può lasciarci indifferenti. Sto parlando di quella tendenza sempre più marcata all’interno dei centri di potere a presentare le proprie decisioni come le uniche possibili, la propria versione come l’unica in grado di spiegare la realtà e di poterla, se non proprio cambiare, quantomeno condizionare. Continue reading “La critica come strumento indispensabile di libertà”
Buy less, do more: 5 reasons why experiences make us happier than things
Tratto da:
British trend forecaster James Wallman has coined a new word: “Stuffocation.” (Think “stuff” and “suffocation.”) Wallman claims it’s one of the most crushing afflictions of modern society. Not only does the materialism it’s caused by have a disastrous ecological impact, the argument goes, it’s keeping us from leading more fulfilling lives. Continue reading “Buy less, do more: 5 reasons why experiences make us happier than things”